Solitudine

Mentre il mondo gira sempre più velocemente, o forse è solo così che sembra quando un’e-mail può viaggiare intorno al mondo in pochi secondi, noi mortali abbiamo bisogno di una varietà di modi per superare lo stress di questo vortice.

Abbiamo bisogno almeno di una parvenza di equilibrio per sentire che stiamo guidando la nave della nostra vita. Diversamente ci sentiamo sovraccaricati, reagiamo a sproposito al più piccolo inconveniente e ci sembra che non ce la faremo mai a rimetterci al passo. Per quanto mi concerne, uno dei modi migliori per fare ciò è ricercare – e godersi – un po’ di sana solitudine.

Ovviamente non sto parlando della solitudine che evidenzia un isolamento non voluto, un senso di “mancanza”, di estraniamento, di abbandono. Credo che a tutti nella vita sia capitato di sentirsi soli pur stando in mezzo alla gente. E fa parecchio soffrire. Tuttavia in tempi così “affollati”, la solitudine (quella sana, appunto) – ovvero uno stato in cui si è soli, ma non ci si sente soli - è diventata un vero lusso.
La solitudine suggerisce una calma che sgorga solo da uno stato di ricchezza interiore. E’ quanto serve per fare una lettura difficile (o almeno sarebbe auspicabile) o per stupirsi della bellezza della natura. E’ un mezzo per godere della pace interiore e di qualunque cosa questa suggerisca, uno stato di soddisfazione dal quale trarre nutrimento. E’ qualcosa che va coltivata. La solitudine è rinfrescante, ed è un’opportunità per ricominciare, per rinnovarsi.
La solitudine ristora il corpo e la mente…